L’idea centrale del progetto punta a contrastare la carenza di competenze scientifico-matematiche nei ragazzi compresi tra i 9 e i 12 anni, tramite l’approccio allo studio dell’astronomia e all’osservazione del cielo. La diretta osservazione di fenomeni celesti, la raccolta di dati e lo studio guidato degli stessi allo scopo di formulare ipotesi da verificare sul campo saranno tutti elementi che avvicineranno in modo molto concreto i ragazzi al metodo scientifico e alla storia delle scoperte scientifiche. Attraverso le varie mobilità nei cinque paesi europei appartenenti al partenariato (Italia, Finlandia, Regno Unito, Spagna, Grecia) si avrà la possibilità di osservare dal vero la volta celeste da luoghi situati a diverse latitudini in Europa, appositamente scelti in fase di progettazione in punti di particolare interesse geografico e scientifico, che possiedano strutture deputate all’osservazione astronomica. Ciò permetterà di sperimentare che ciascun punto di osservazione offre una prospettiva differente della volta celeste sebbene essa sia una e unica per tutti. Grazie alla possibilità di visitare luoghi molto distanti sul reticolato terrestre, i ragazzi potranno anche toccare con mano come la latitudine e il conseguente diverso irraggiamento solare influenzi tanti aspetti della vita sulla terra, dalle ore di luce al clima, dal paesaggio agli insediamenti umani. Oltre ad acquisire conoscenze essenziali legate alla sfera celeste, sarà possibile far ripercorrere agli alunni la storia delle osservazioni e delle ricerche scientifiche e tecnologiche che hanno portato l’essere umano dalle pitture rupestri alla scoperta del globo e alla conquista dello spazio. Particolare attenzione verrà inoltre orientata all’approccio umanistico-filosofico e antropologico attraverso l’esame di miti, opere letterarie, artistiche e religiose connesse alla conoscenza del cielo. Le attività progettuali permetteranno di utilizzare metodologie didattiche innovative e nuove tecnologie, sperimentando nuovi approcci pedagogici all’apprendimento e all’insegnamento, mettendo a punto programmazioni interdisciplinari basate su compiti di realtà, promuovendo competenze di base ma anche relazionali e di cittadinanza europea. Sono previste mobilità complessive per 100 ragazzi e circa 60 docenti.
La lingua veicolare sarà l’Inglese, studiato in ogni nazione coinvolta, anche se ci sarà modo di riflettere su come e perché le varie lingue si interfacciano con la terminologia astronomica e scientifica.
A medio e lungo termine l’impatto del progetto sarà riscontrabile nella presenza permanente di strumenti e segmenti di curriculum strutturati volti alla promozione della cultura scientifica all’interno di ciascuna delle istituzioni (e delle comunità scolastiche) partecipanti. Le scuole partner aumenteranno anche la propensione del proprio personale e della propria utenza nei confronti delle relazioni internazionali e dell’apertura all’Europa e al mondo.